Chiusure da coronavirus, il boom dell’e-commerce

In un momento particolare come questo, gli acquisti online supportano i consumatori nel quotidiano. Beni primari, spesa alimentare e altro arrivano nelle case saltando i punti vendita fisici. Gli e-commerce crescono nel momento in cui sembra sempre più un’opportunità per il settore on line.

In un momento particolare come questo, gli acquisti online supportano i consumatori nel quotidiano. Beni primari, spesa alimentare e altro arrivano nelle case saltando i punti vendita fisici.

Gli e-commerce crescono nel momento in cui sembra sempre più un’opportunità per il settore on line.

Questo è unf momento storico in cui la socialità e i contatti sono ridotti per prevenire i contagi, poter ricevere a casa quello che si necessita è un aiuto quasi vitale.

Nonostante negli ultimi giorni, siano stati molti gli appelli dei corrieri che chiedono di limitare gli acquisti di beni non di prima necessità, si cerca di razionalizzare le consegne dando priorità ai beni di primaria importanza, appellandosi inoltre al buon senso degli acquirenti, probabilmente gli e-commerce riusciranno a soddisfare le esigenze di tutti, contribuendo ad una crescita esponenziale senza precedenti.

Secondo alcuni studi economici nella prima settimana di emergenza, è aumentata dell’81% la vendita dei beni di largo consumo, nonostante si siano spesso registrati dei rincari dei prezzi sulle piattaforme online, la stima dei rincari sfiora addirittura il +30%.

Complice il timore diffuso nei consumatori, è cresciuta anche la vendita nella grande distribuzione organizzata, che tra febbraio e i primi di marzo ha registrato un incremento (rispetto alla stessa settimana del 2019) pari a circa il 12,2%.

Sempre nello stesso periodo di riferimento, gli incrementi si sono spostati dal Nord della Penisola al centro-sud, con un Sud Italia che ha registrato incrementi anche del 15,8%, seguito da Nord con +12,8 e Nord Ovest con +9,9%.

Maggiori trend di crescita

I principali trend in salita riguardano i discount per il 17,8%

Crescita a doppia cifra per tutti i supermercati che prevedono la modalità di spesa online (+14,6%) ed i liberi servizi (+7,1%). In controtendenza i Cash&Carry a causa delle difficoltà dei player HoReCa (ospitalità e ristorazione) con un trend negativo al -9,22%.

Con enormi sforzi la filiera logistica sta dimostrando grande flessibilità, esattamente come quella del largo consumo, riuscendo a dare giusta risposta ad una domanda che quanto a dimensioni, risulta ovviamente anomala.

Dalle analisi di IRI, inoltre, i dati sulle vendite degli operatori e-commerce confermano un andamento positivo su alcune regioni come Emilia, Veneto e Lombardia, dove si registrano crescite fino al 20% su Piacenza e 11% su Milano.

Per concludere possiamo dire che nella settimana in cui sono cresciuti i timori relativi alla diffusione dell’epidemia in tutta Italia, si è registrato un incremento senza precedenti nel settore, destinato a far svettare l’e-commerce con cifre da record.

Ovviamente i consumatori dovranno accettare qualche piccolo ritardo, dovuti in primis ad acquisti che non rientrano tra i beni primari.

Crediamo nel buon senso dei nostri connazionali, che si sono finora, distinti nel campo della beneficenza e dell’ordine sociale, e diamo un enorme abbraccio virtuale a tutte le forze impiegate in campo medico in questa battaglia senza precedenti.

In this article