Emergenza Coronavirus, dramma cinese, poi italiano e infine Pandemia.
È virale, è globale, ma la ripercussione è quanto mai locale.
Partito dalla Cina, con Shenzhen epicentro simbolo mondiale di un’epidemia terribile, poi arriva in Italia e nel resto del mondo.
Per quanto da pochi giorni non siamo più il Paese principalmente colpito, superati da USA e Spagna, per settimane l’Italia è stata tra le breaking news, vere e fake, di tutto il mondo.
Abbiamo gradualmente messo in campo misure di sicurezza, contenimento e assistenza sanitaria sempre maggiori, chiedendo rinunce e sacrifici sempre più intensi ai cittadini e alle aziende.
L’economia in Lombardia e in Italia: dati di una crisi virale
La Lombardia, fino a un mese fa era la regione più produttiva d’Italia, con la maggior diversificazione e concentrazione lavorativa, Bergamo e Brescia realtà fortemente produttive e industriali, Milano il capoluogo della moda, caposaldo dell’architettura e realtà metropolitana poliglotta. La Lombardia con le sue provincie del manifatturiero è ora invece uno dei luoghi simbolo di questa Pandemia.
Tutte le attività commerciali e produttive non indispensabili devono restare chiuse, tra queste anche il settore manifatturiero, che ricopre il 26% dell’occupazione regionale.
Nonostante il susseguirsi degli aggiornamenti nelle previsioni, il consenso tra economisti è di un rallentamento economico ovunque severo. L’ordine di grandezza della recessione sarà determinato dalla intensità e dalla durata dell’epidemia.
Secondo le stime di Prometeia al 27 marzo, per l’Italia, qualora ci fosse una lenta e selezionata rimozione dei blocchi produttivi a partire da inizio maggio, si prevede una contrazione del PIL del -6,5%, pari a quella del biennio 2008-2009 (che registrarono un calo annuo del PIL rispettivamente del -1,0% e -5,3%).
I numeri sui consumi elettrici rilevati da Terna riscontrano nella settimana del 23-29 marzo un calo di oltre il 26% rispetto a inizio febbraio.
Con riferimento alle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza, da un’indagine di Assolombarda su oltre 1.400 imprese emerge che al 26 marzo il 30% delle imprese sono totalmente chiuse e il 43% parzialmente chiuse.
Gentleman design e produzione locale
In questa situazione Gentleman Milano vuole esprimere tutta la sua solidarietà ai colleghi, collaboratori e operatori del segmento tessile e manifatturiero. Siamo orgogliosi più che mai di rappresentare coi nostri capi il vero simbolo del Made in Italy, fatto di attenzione, ricerca, cura dei dettagli, qualità della materia prima e valorizzazione del territorio. E il territorio in cui nasciamo e viviamo è quello lombardo:
- Design e stile: Milano
- Ricerca, sviluppo e realizzazione tessuti: Como
- Produzione sartoriale su misura: Cremona
- Sede e amministrazione: Monza e Brianza
È vero, di certo “andrà tutto bene” anche perché il territorio e l’orgoglio per il proprio Paese sono forti in tutti noi, ci rimboccheremo le maniche e da bravi artigiani cresceremo!
Intanto le nostre produzioni si sono anche orientate verso la realizzazione di mascherine lavabili!