Oscar Wilde diceva che “una cravatta ben annodata è il primo passo serio della vita”. Effettivamente, i nodi da cravatta fatti con sapienza sanno esprimere la personalità e lo stile di un uomo.
Davanti allo specchio, chiudendo tutti i bottoni compresi quelli più in alto della camicia, sollevate il colletto e selezionate quale tra questi nodi più comuni ed eleganti è quello più adatto al vostro fisico o all’occasione in cui dovete sfoggiarlo.
Ovviamente la scelta più adeguata parte dalla selezione della cravatta; ad esempio, per i più snelli e longilinei, è consigliabile una cravatta più stretta. Al contrario, per i più robusti, è consigliata una cravatta più voluminosa. Ma passiamo in rassegna un elenco dei nodi più famosi:
Il nodo semplice
È il più classico dei nodi per cravatta. E’ facile da realizzare e per questo è anche il più utilizzato. Adatto praticamente a tutti i colli di camicia, è perfetto per gli uomini di altezza media o molto alti. Il nodo Semplice, o “Four in Hand”, è stretto con le cravatte fini e più largo con quelle spesse ma in generale ha un aspetto conico ed allungato con una leggera asimmetria. La vera chicca è riuscire a fare una “fossetta” a questo nodo piegando la cravatta prima di stringerla.
Il nodo piccolo
Perfetto con cravatte spesse e colli abbottonati e stretti, il nodo piccolo, o Orientale, è un classico per tutti i giorni che dona molto agli uomini alti dal busto lungo e il collo un leggermente largo. È piuttosto facile da realizzare anche se per la serie di avvitamenti che richiede, tende a sciupare molto in fretta la cravatta. Per questo motivo, infatti, è meglio usare cravatte in seta che pesino più di 70 grammi.
Il nodo doppio semplice
Molto elegante e rapido da realizzare, il nodo doppio semplice, o Prince Albert, riprende lo stesso schema del Semplice ma con un giro in più poiché, all’inizio, la “gamba” della cravatta deve essere passata per due volte attorno alla “gambetta”. Il suo aspetto asimmetrico sta bene praticamente a tutti i fisici e si adatta a qualsiasi collo di camicia e di cravatta incontrando alcune difficoltà con quelle molto spesse.
Il nodo Windsor
Nodo di cravatta per eccellenza e perfetto per le grandi occasioni. Il nodo Windsor, o “Scappino”, è voluminoso, grande e triangolare. Per realizzarlo occorre una cravatta lunga, non troppo spessa ed un collo aperto come quelli “all’italiana”. Per essere perfetto deve cadere al centro del collo e la sua lunghezza deve toccare la cinta dei pantaloni. Veste benissimo su uomini non molto alti dai busti corti e collo fine.
Il nodo mezzo-Windsor
Meno spesso e più facile da realizzare del Windsor, questo nodo si porta con una camicia a collo classico o a collo aperto. Si realizza solitamente con cravatte fini o strette. La sua dimensione è a metà tra il nodo Semplice ed il nodo Windsor mantenendo una forma simmetrica, moderata che soddisfa tutti i gusti ed i fisici di tutte le altezze.
Il nodo Onassis
Chic e molto semplice da realizzare, prende il nome dal grande armatore greco che lo ideò negli anni ’60 facendone un tratto distintivo del suo stile elegante e ricercato. È simile al nodo Semplice con la differenza che alla fine, la parte larga della cravatta, non viene fatta passare nel nodo ma viene lasciata libera, come fosse una sciarpa. Onassis era solito stringere la parte superiore con una pinzetta d’oro nascosta sotto la cravatta. Per un effetto eccellente si potrà usare appunto una pinzetta. In caso contrario e più informale, si potrà lasciare la cravatta libera.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]